Colpa o merito di Mike Bongiorno?!? Ogni volta ormai che si pronuncia la parola “ruota” c’è sempre qualcuno che inizia a canticchiare la sigla del famoso quiz. E per capire come funziona la Ruota di Meilgaard non c’è bisogno di fortuna ma di tanta memoria e concentrazione.
Ma a cosa serve questa ruota di Meilgaard?? Ma soprattutto, chi è questo Meilgaard??
Fortunatamente, ecco che la dea bendata ci mette lo zampino, due docenti d’eccezione 🔝🔝, Sandro Piergiovanni (UBT Lombardia e Giudice di Birra dell’Anno) e Samuele Rapisardi (UBT ed esperto di gestione qualità per grandi birrifici) per ben due lezioni ci hanno fatto girare…non pensate male!…per tutta la circonferenza della mitica ruota alla scoperta dei 14 settori percettivi in cui è suddiviso questo strumento creato proprio dal professor Meilgaard, biochimico danese ma americano d’adozione.
Il grande lavoro del professore è stato proprio quello di raccogliere tutte le percezioni, sia positive che negative, presenti in un bicchiere di birra e di aver dato loro un nome (fruttato, floreale, resinoso, ossidato,…). La forza di questo strumento è quella di aver creato un linguaggio comune, semplificando così il dialogo tra i diversi settori del mondo birra (degustatori, publican, birrai…).
Per capire meglio il suo funzionamento, ci siamo trasformati in veri e propri detective, anzi, in veri e propri “ficcanaso“…eh sì perchè abbiamo avuto la possibilità di annusare e di assaggiare dei campioni di aromi, logicamente diluiti in una birra scelta come vittima sacrificale.
Devo essere sincera?? Meno male che per ogni lezione il nostro olfatto e il nostro gusto, dopo essere stati stressati da questi aromi, sono stati rimessi in forma da ottime birre artigianali italiane 🍺🍺
1. CANEDIGUERRA – TRIPEL – 9% – TRIPEL
✍🏻 Descrizione: birra ad alta fermentazione di ispirazione belga e di tradizione monastica. Durante il Medioevo nelle abbazie si producevano 3 tipi di birre, una per il consumo quotidiano dei monaci (Enkel) e poi due di maggiore pregio e gradazione alcolica: la Dubbel e la Tripel. La Tripel è stata riportata alla ribalta negli anni ’30 dall’abbazia trappista di Westmalle.
💡 Curiosità: Perchè “Canediguerra”?? Ascoltate la canzone “Quattro cani” di Francesco De Gregori e capirete 🎙🎼

🎯 Birra equilibrata sia nell’amaro che nelle note maltate (crosta di pane e miele), molto profumata grazie al lavoro dei lieviti (sentori fruttati e speziati). La gradazione alcolica c’è e si sente ma non è fastidiosa 😋😋
2. CROCE DI MALTO – MAGNUS – 7,3% – DUBBEL
✍🏻 Descrizione: birra ad alta fermentazione di ispirazione belga e di tradizione monastica.
💡 Curiosità: rimaniamo in tema di monaci, di uomini di grande cultura che parlavano latino e quindi “Magnus“, che significa “grande”, fa proprio al caso di questa birra bella corposa.

🎯 Birra dai molteplici sentori, si passa dal fruttato della frutta rossa matura al maltato con le sue note che spaziano dal miele scuro al cioccolato fondente. Forse l’amaro dato dai malti scuri risulta un po’ spigoloso al mio palato ma secondo me è fatto apposta per ricordarci quanto era spigoloso imparare la grammatica latina 😁😁. A parte gli scherzi, è una signora birra.
Vi lascio con nuovo modo di dire: “essere buoni come il panel” …STAY TUNED 😎😎😎